«Una variante al Pup disastrosa»
Aree sciabili Rolle S.Martino, feroci critiche dal Wwf:
«E’ una modifica peggiorativa rispetto ad oggi con gravi danni a tutta l’area vulnerabile»

L'Adige lunedì 19 marzo 2001

SAN MARTINO DI CASTROZZA

Il Wwf del Trentino spara a zero contro le modifiche introdotte nella variante al Pup rispetto alle aree sciabili di Passo Rolle San Martino di Castrozza. Spara a zero e chiede lo stralcio, dalla variante, dell'ampliamento dell'area sciabile di progetto compresa tra malga Rolle e il lago di Cavallazza, cosi' come di tutti i collegamenti sciistici progettati tra S. Martino e Passo Rolle.

Il Fondo mondiale per la natura, nelle proprie osservazioni alla variante al Pup, depositate in Provincia, sostiene che, per quanto riguarda l'estensione dell'area sciabile tra malga Rolle e il lago della Cavallazza, la modifica apportata dal Pup 2000 rispetto al Pup 1987 e' senz'altro peggiorativa sotto il profilo ambientale, per una serie di motivi. Infatti, "a fronte di una modesta riduzione dell'area sciabile in prossimita' delle rive del biotopo del Lago di Cavallazza, non solo introduce e conferma la previsione del Piano di Parco circa una nuova area per lo sci da fondo con partenza presso malga Rolle, ma soprattutto permette il collegamento tra quest'anello e gli impianti di discesa di Passo Rolle". Il risultato complessivo e' dunque quello di un'estensione massiccia dell'area sciabile di Passo Rolle in zona a riserva guidata, trasformando di fatto anche l'ambito previsto dal Piano di Parco per lo sci da fondo in pista di rientro per la praticadello sci da discesa: "La conseguenza sara' il taglio di parte della foresta demaniale di Paneveggio, i cui boschi sono sempre stati oggetto di scrupolosa tutela proprio per il loro grandissimo pregio silvo culturale e naturalistico".

Osservazioni dure anche sul collegamento sciistico San Martino di Castrozza Passo Rolle, attraverso i laghi di Colbriccon, proposto dalla Nuova Rosalpina spa presieduta da Maurizio Rimondi: "Contrariamente a quanto affermato nella Relazione Variante Pup 2000, detta proposta di collegamento non tiene conto ne' della sostenibilita', ne' tantomeno rappresenta una modifica finalizzata "ad un razionale sviluppo dei poli esistenti, tenendo nel contempo ben presenti le esigenze di una attenta salvaguardia dei contesti ambientali in cui si collocano tali aree"!

Il fatto poi di ritenere il collegamento tra l'area sciabile di TognolaCes e quella di Passo Rolle un mezzo per realizzare "infrastrutture per il trasporto" alternative all'uso stradale e della macchina e' un concetto altrettanto forzato: prova che localmente nessuno e' interessato veramente a limitare il traffico privato su Passo Rolle e' la mancata attuazione del Progetto di recupero ambientale per detta area, proposto ripetutamente dall'Ente Parco alle amministrazioni comunali coinvolte (in particolare Siror) e, per contro, l'introduzione nel Piano di Parco di unparcheggio interrato per 3000 posti auto in prossimita' di malga Rolle".

Il Wwf ricorda quindi che le accurate analisi per la predisposizione del Piano di Parco hanno assegnato all'area dei laghi di Colbricon il massimo grado di valore ambientale, inserendola nel sistema ambientale come area con "valore elevato". Obiettivo del Piano di Parco e' stato, di conseguenza, quello di ridurre al massimo i rischi di degrado di una simile area nel suo complesso: i laghi di Colbricon, all'interno del Piano di Parco, dunque, rappresentano una delle tre zone di riserva integrale (le altre due sono Calaita e Val Venegia) dove il grado di tutela e salvaguardia deve essere massimo per l'alta vulnerabilita' delle risorse ambientali contenute in questi ecosistemi, pena "la perdita da parte della collettivita', qualora azioni dei fattori di rischio dovessero di fatto sortire i loro probabili effetti di degrado sulla struttura e sulle funzionalita' dei sistemirisorsa" (Relazione al Piano di Parco, pagina 28).

Anche la stessa decisione del Piano di Parco di espandere la zona di riserva integrale rispetto alle previsioni del Pup del 1987 ("approvata all'unanimita' dagli stessi amministratori locali che oggi chiedono il collegamento sciistico oggetto di variante!"), risponde alle stesse esigenze di salvaguardia di tale zona, particolarmente a rischio di degrado.